Il bonus patente, una misura supportata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), è stato progettato per facilitare l’acquisizione delle abilitazioni professionali necessarie al trasporto di merci per conto terzi. Questo incentivo, in vigore dal febbraio 2023, è stato rinnovato con la riforma fiscale del 2024, garantendo un finanziamento di 5,4 milioni di euro annui fino al 2026.
Il bonus si rivolge ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, sia cittadini italiani che europei, che aspirano a conseguire la patente CQC (Carta di Qualificazione del Conducente), necessaria per guidare veicoli pesanti con una massa superiore a 3,5 tonnellate. I beneficiari possono richiedere il bonus una sola volta e l’assegnazione avviene seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino a esaurimento fondi. Il valore massimo del voucher è di 2.500 euro, coprendo l’80% delle spese sostenute per ottenere la patente di guida dei veicoli pesanti.
Per accedere al bonus, è necessario registrarsi sulla piattaforma “Buono patenti” del MIT, scegliere un’autoscuola autorizzata dall’elenco presente sulla piattaforma e utilizzare il voucher entro 60 giorni dalla sua emissione. Il pagamento del voucher alle autoscuole avviene entro 30 giorni dalla validazione della fattura emessa a fronte dell’importo attivato.
Nonostante l’entusiasmo iniziale, le risorse per il 2023 si sono esaurite, ma sono stati annunciati nuovi fondi per il prossimo anno. Il decreto anticipi ha previsto uno stanziamento aggiuntivo di 2,4 milioni di euro per il 2023, con l’obiettivo di riaprire le domande e sbloccare quelle già presentate ma sospese.
Al momento non ci sono nuove informazioni specifiche sul rilancio del bonus per il 2024, ma si prevede che le modalità di accesso rimangano invariate. Gli interessati dovranno attendere che le domande vengano riattivate e seguire le procedure già stabilite negli anni precedenti.
In conclusione, il bonus patente rappresenta un’importante opportunità per i giovani che mirano a lavorare nel settore dell’autotrasporto, offrendo un contributo significativo per coprire i costi di formazione e certificazione. La disponibilità dei fondi e la gestione delle domande, tuttavia, richiedono attenzione e tempestività da parte dei potenziali beneficiari.