Certificazione energetica per le case in affitto, che cosa sancisce a normativa vigente?
Dalla legge di Equo Canone, la famosa 392/78, sono cambiate molte cose nel mercato degli affitti, e più in generale delle locazioni. Diciamo subito che da qualche decennio a questa parte in realtà molti italiani hanno la casa di proprietà, e una discreta percentuale di questi anche più di una.
L’italiano medio, si sa, bada molto al risparmio, ed è stato proprio questo che gli ha consentito nel corso degli anni di acquistare casa per sé, dove abitare, e di acquistare anche altri immobili in qualche misura da mettere a reddito. Esistono ancora molte case sfitte, ma la maggior parte delle abitazioni è occupata da chi, stabilmente o transitoriamente, si trova a vivere in questi immobili.
Per cui, proprietà o meno, il mercato degli affitti esiste ed è ancora abbastanza fiorente, con tutte le conseguenze de caso. Tra l’altro, negli ultimi anni i prezzi medi degli affitti sono piuttosto bassi, perché seguono fedelmente l’andamento delle compravendite che, avendo registrato una notevole flessione, hanno visto calare i prezzi delle vendite in maniera importante.
Da qualche mese a questa parte si notano però dei segnali di risveglio, in funzione di una certa stabilizzazione della crescita dell’economia. In questa maniera il prezzo degli immobili tende a salire nuovamente, e di conseguenza anche il prezzo delle locazioni. Stiamo ragionando delle medie, ovviamente. Poi bisogna vedere cosa succede caso per caso in funzione delle tipologie degli immobili, e soprattutto in funzione delle aree geografiche di riferimento.
Certificazione energetica per le case in affitto
Se siamo in città, magari una grande città, naturalmente il prezzo sarà anche il doppio o il triplo di una zona rurale. Lo stesso vale per gli affitti. Ma conviene ancora acquistare un immobile e conviene affittarlo? Pare proprio di sì: il vecchio adagio in base al quale l’investimento sul mattone è tutto sommato il più sicuro, è l’investimento per eccellenza, tiene ancora; a maggior ragione se l’economia è di nuovo in crescita.
Si pone però, con le ultime normative, la questione importante della presenza della certificazione energetica degli immobili. In funzione della sempre maggiore attenzione per il risparmio energetico e la necessità correlata di ridurre al massimo l’inquinamento, le vigenti normative ci parlano di questa certificazione, oggetto misterioso per molti.
L’APE, o attestato di prestazione energetica, è obbligatorio in questi casi:
- Compravendita e altri trasferimenti a titolo oneroso
- Donazioni o trasferimenti a titolo gratuito
- Affitti di edifici o singole unità immobiliari
- Annunci di vendita o affitto di unità immobiliari
- Insieme al “Fine Lavori” per edifici di nuova costruzione
- Ristrutturazioni importanti
- Edifici pubblici aperti al pubblico
Per i nuovi contratti di gestione degli impianti termici o di climatizzazione degli edifici pubblici
In particolare, per l’affitto di unità immobiliari, nei nuovi contratti di locazione soggetti a registrazione, va inserita una clausola attraverso la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto informazioni e l’attestato di prestazione energetica. Se si tratta di affitto di singole unità immobiliari, non è indispensabile allegare l’APE al contratto ma L’APE va comunque regolarmente redatto.
Il proprietario è obbligato a esibire l’APE e consegnarlo al conduttore prima della registrazione del contratto. In caso di inosservanza di queste norme, si è soggetti a importanti sanzioni amministrative. In caso di mancanza di APE al momento della registrazione, viene comminata una sanzione che va da 1.000 a 4.000 euro. Per locazioni inferiori a tre anni, la sanzione è ridotta della metà.
I vari controlli possono essere effettuati dalla Guardia di Finanza o direttamente dall’Agenzia delle Entrate al momento della registrazione del contratto di locazione. Risulta che da qualche mese, i funzionari addetti dell’Agenzia delle Entrate richiedano di visionare l’Ape. Attenzione, quindi: la certificazione energetica per le case in affitto diventa un fatto importante prima di stipulare un contratto di locazione e addivenire alla relativa registrazione.