Le percentuali di ricarico nel settore elettrico possono variare a seconda del tipo di attività e della tipologia di prodotto venduto. In generale, nel settore elettrico possiamo distinguere diverse categorie di attività con margini differenti:

1. Vendita all’ingrosso di materiale elettrico
- Ricarico medio: 10% – 30%
- Dettagli: I distributori e grossisti applicano un ricarico relativamente basso perché vendono grandi quantità a installatori, imprese edili e rivenditori al dettaglio.
2. Vendita al dettaglio di materiale elettrico
- Ricarico medio: 25% – 60%
- Dettagli: I negozi specializzati in materiale elettrico (cavi, prese, lampade, quadri elettrici, ecc.) tendono ad avere un ricarico più alto rispetto ai grossisti, ma devono comunque mantenersi competitivi rispetto alla grande distribuzione e agli e-commerce.
3. Impianti elettrici e installazioni (artigiani, elettricisti, aziende di impiantistica)
- Ricarico medio: 50% – 120% (su materiali)
- Margine sulla manodopera: 100% – 300%
- Dettagli: Gli installatori applicano un ricarico sui materiali (es. cavi, prese, interruttori) e un margine elevato sulla manodopera. Il prezzo finale dipende dalla complessità dell’impianto e dal valore aggiunto del servizio.
4. Grande distribuzione (bricolage, ferramenta, GDO, e-commerce)
- Ricarico medio: 15% – 40%
- Dettagli: I grandi negozi (es. Leroy Merlin, Brico, Amazon) hanno volumi elevati e applicano ricarichi più contenuti per restare competitivi.
Fattori che influenzano il ricarico
Tipologia di prodotto: prodotti di marca o specializzati hanno margini più alti rispetto a materiali standard.
Concorrenza: la competizione con e-commerce e grande distribuzione riduce i ricarichi.
Volume di vendita: chi vende grandi quantità può permettersi ricarichi minori.
Servizio offerto: chi aggiunge consulenza o installazione può aumentare i ricarichi.