Lago d’Averno, il famoso lago vulcanico della Campania

Redazione Campania

Lago d’Averno il famoso lago vulcanico della Campania, offre un panorama suggestivo oltre ai benefici di lunghe e bellissime passeggiate immersi completamente nella natura.

L’Italia, si sa, è Paese sismico, è Paese di vulcani. In Europa non ce ne sono come in Italia, tranne l’Islanda, e le altre nazioni europee non registrano un così alto tasso di sismicità come in Italia. Questo perché l’Italia è terra giovane, geologicamente parlando.

Si è formata da poco ed è, per così dire, ancora calda, in movimento. Le sue placche ancora non si sono assestate come lo sono nel nord dell’Europa, con l’eccezione sempre della giovanissima (geologicamente) Islanda. La quale ultima è piena di vulcani e conseguentemente di attività sismiche di rilievo. Ma lì la popolazione e gli insediamenti antropici sono rarissimi, per cui è pure difficile che un terremoto faccia molti danni.

Pare che addirittura l’Islanda si sia formata in seguito alla caduta di un’enorme meteora che ha bucato le acque e pure la terra al di sotto, facendo rimbalzare al di sopra delle acque stesse dell’Atlantico una quantità enorme di terra e lava. Ma veniamo a noi, ai nostri terremoti, ai nostri vulcani e a quel che rimane degli antichi vulcani. Di vulcani attivi da noi, come noto, ci sono attualmente l’Etna e lo Stromboli. Altri, come il Vesuvio, sono quiescenti; ogni tanto si svegliano e combinano qualche guaio.

D’altro canto, tutta quella zona della Campania è ad alto rischio di eruzioni: la zona vesuviana propriamente detta, la zona dei Campi Flegrei, la zona dell’Isola d’Ischia, il cui monte principale, il Monte Epomeo, non è altro che un vulcano al momento spento. Ed è proprio in Campania che si trova uno dei residui più affascinanti di queste attività vulcaniche così intense nei tempi passati: si ratta del famoso lago d’Averno, ben conosciuto sin dall’antichità dai nostri padri Latini e dalle altre popolazioni che ivi precedentemente risiedevano.

Lago Averno il famoso lago vulcanico della Campania
@Jacob Philipp Hackert

Il lago d’Averno è uno specchio d’acqua che si trova all’interno del territorio del Comune di Pozzuoli, più precisamente fra la frazione di Cuma e quella di Lucrino, all’interno della Città Metropolitana di Napoli. In Greco antico Averno vuol dire senza uccelli. Forse il nome stesso sta a significare che gli uccelli non potevano nidificare o comunque volare o stazionare da quelle parti a causa delle esalazioni venefiche che provenivano dal fondo del lago stesso.

Nella tradizione greca e romana, il lago d’Averno era un accesso all’oltretomba, dove regna il dio Plutone. Quindi, l’oltretomba veniva chiamato, oltre che Ade o Inferi, proprio Averno. Il lago si trova proprio all’interno di un cratere vulcanico spento, come ce ne sono molti in Italia, specialmente nel Lazio. L’origine del lago d’Averno però, a differenza di questi ultimi, sarebbe recentissima, addirittura solo 4.000 anni fa.

In letteratura il lago d’Averno è citato addirittura da Virgilio nel sesto libro dell’Eneide. Enea entra proprio da qua per recarsi negli Inferi nel suo meraviglioso e doloroso viaggio. Il lago registra una superficie di circa 0,55 chilometri quadrati, ed ha una profondità massima di 35 metri. Nei pressi dello specchio d’acqua si trovano il tempio di Apollo e il cosiddetto Antro della Sibilla Cumana. Quest’ultima è in sostanza una grotta scavata nel tufo, della lunghezza di circa 200 metri, che fu realizzata probabilmente per collegare il mare al lago stesso.

Nei presi del lago prolifera una fauna interessante. Vi si trovano folaghe, svassi maggiori, germani reali e altri anatidi. Nelle acque si trovano molte specie di pesci, fra cui alborelle, bavose di acqua dolce, persici, gambusie; si trovano anche pesci rossi e tartarughe di acqua dolce (questi ultimi con tutta probabilità gettati dalla gente nel lago). Ma nello specchio d’acqua troviamo con una certa facilità anche rane, bisce e gamberetti d’acqua dolce.

Una gita presso il lago d’Averno risulta essere interessante sia da un punto di vista storico che da un punto di vista ambientale.

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