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Senza contributi a che età si va in pensione

In Italia, andare in pensione senza aver versato contributi è tecnicamente impossibile se si intende una pensione derivante dal sistema previdenziale tradizionale. Tuttavia, esiste una forma di sostegno economico per le persone anziane che non hanno i requisiti contributivi per accedere alle pensioni tradizionali: l’assegno sociale. Questa è una misura assistenziale destinata a garantire un minimo di sostentamento a chi si trova in condizioni di bisogno economico al raggiungimento dell’età pensionabile.

Senza contributi a che eta si va in pensione
Foto@Pixabay

L’assegno sociale è erogato dall’INPS e può essere richiesto dai cittadini che hanno compiuto 67 anni di età, con redditi inferiori a determinate soglie. Per il 2023, l’importo dell’assegno sociale è stato fissato a 503,27 euro al mese per 13 mensilità. I requisiti di reddito per l’anno in questione richiedono che i non coniugati non superino i 6.542,51 euro annui, mentre per i coniugati la soglia è di 13.085,02 euro annui.

Per fare domanda per l’assegno sociale, è necessario presentare una dichiarazione dei redditi comprensiva di tutte le fonti di guadagno, escludendo alcuni tipi di redditi come quello derivante dalla casa di abitazione principale o certi assegni vitalizi legati al periodo bellico. Inoltre, la residenza effettiva e un soggiorno legale e continuativo in Italia per almeno dieci anni sono condizioni essenziali per accedere a questo beneficio. La domanda per l’assegno sociale deve essere presentata online attraverso il sito dell’INPS.

L’assegno sociale non è una pensione nel senso tradizionale del termine perché non si basa sui contributi versati durante la vita lavorativa, ma piuttosto su una valutazione delle condizioni economiche del richiedente all’età della pensione. Non è cumulabile con altre pensioni di importo superiore e non è trasferibile o ereditabile dai familiari in caso di decesso del beneficiario.

Esistono anche alcune disposizioni speciali per coloro che hanno contribuito minimamente: ad esempio, persone che non hanno versato contributi prima del 31 dicembre 1995 e che hanno raggiunto l’età di 71 anni possono richiedere la pensione di vecchiaia contributiva con soli 5 anni di versamenti. Queste misure sono particolarmente rilevanti per chi ha avuto una carriera lavorativa irregolare o interrotta.

In conclusione, sebbene non sia possibile ottenere una pensione tradizionale senza contributi in Italia, l’assegno sociale rappresenta una forma di sostegno per coloro che si trovano in condizioni di svantaggio economico alla vecchiaia, garantendo un minimo di sicurezza finanziaria. Questo sistema dimostra l’attenzione dello Stato verso le fasce più vulnerabili della popolazione anziana.

Redazione Campania

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